La bacchetta magica del prestigiatore

La bacchetta magica è per il pubblico un trasmettitore di forza sconosciuta, mediante il quale si ottengono cose meravigliose. In realtà, non è altro che un elemento di grande utilità per il prestigiatore, che gli procura una maggiore facilità nel condurre le sue esperienze ed è quasi indispensabile per eseguire alcune di esse.

Per dare un’idea dell’utilità della bacchetta magica, citeremo alcuni casi pratici.

Quando si ha la necessità di trasportare qualche oggetto, è possibile distrarre l’attenzione degli spettatori mostrando prima le mani e successivamente, nel prendere la bacchetta, si può sottrarre gli oggetti che si desidera trasportare nascondendoli all’interno della mano che regge la bacchetta.

Naturalmente, gli oggetti in questione devono essere posizionati in anticipo molto vicino alla bacchetta, al fine di non destare sospetti con movimenti troppo evidenti. A volte, la bacchetta può essere lasciata sul tavolino con lo stesso scopo, posizionandola al centro, ai lati o facendola sporgere dal retro, per poter prendere degli oggetti o custodie. Gli oggetti che si prestano ad essere scambiati mediante la bacchetta sono gli anelli e gli orecchini. Un orecchino richiesto al pubblico per utilizzarlo in un gioco viene posizionato sulla punta della bacchetta, inclinando questa in modo che l’orecchino scivoli, avendo già a disposizione un altro orecchino da sostituire al primo.

Successivamente, si offre a una persona del pubblico un pezzo di carta su cui viene fatto scorrere l’anello falso lungo la bacchetta, e si chiede di avvolgerlo con cura. Il prestigiatore mostra quindi alcuni oggetti, come ad esempio un frutto, una carta, un uovo, eccetera, annunciando che l’anello prestato apparirà all’interno dello stesso oggetto, introducendolo in un momento opportuno.

Successivamente, viene ripreso il cartoccio in possesso dello spettatore, che è stato precedentemente esaminato da diverse persone per assicurarsi che contenga l’anello, e questo cartoccio viene fatto sparire sostituendolo con un altro simile. Per far sparire il cartoccio, viene fatto cadere in una custodia posta dietro al tavolino, e quello che lo sostituisce deve essere preparato in anticipo e posizionato in un luogo comodo per poterlo prendere facilmente senza attirare l’attenzione. In quel momento, il prestigiatore ordina che l’anello cambi posizione, ovvero che passi dall’ex cartoccio all’interno del frutto, eccetera, e l’oggetto viene consegnato a uno spettatore, il quale lo apre e vi trova effettivamente l’anello originale richiesto in precedenza, che viene poi restituito al suo proprietario. Possiamo citare un altro caso, che non manca di importanza per il ruolo che svolge nella stessa la bacchetta.

(Fig.1) – Bacchetta da prestigiatore

Nel momento in cui si prende la bacchetta, il pubblico crederà sempre che l’oggetto sia rimasto chiuso nella mano sinistra. Nel frattempo, il prestigiatore deve compiere alcuni movimenti con la mano sinistra, fingendo di stringere l’oggetto che è stato fatto sparire. Poi si tocca la stessa mano con la bacchetta e successivamente si apre, mostrandola vuota. Quindi, con la mano destra si rimbocca la manica sinistra del frac, posizionando di nascosto l’anello nella mano sinistra durante questo movimento. Fingendo poi di prenderlo dalla barba o dal fazzoletto di uno degli spettatori, si apre nuovamente la mano, mostrando l’oggetto che era scomparso precedentemente.

Infine, rimane da parlare solo della bacchetta, che è il vero ausiliario dell’artista. L’importanza della sua parte dipende dalla destrezza di chi la maneggia. Non citando altri casi pratici, poiché si potrebbe dire che in quasi tutti i giochi di prestigio, in qualche modo, un ausiliare così potente interviene, ci concentreremo principalmente sulla bacchetta in un altro capitolo, in cui trattiamo la sua scomparsa. È un gioco di effetto sorprendente, come i nostri lettori vedranno, e nello stesso tempo di facile esecuzione.

La bacchetta magica può essere di diverse dimensioni e può anche essere ornata all’estremità, ma consigliamo che sia il più semplice possibile. Poiché in certi casi deve avere una forma specifica, è meglio che non attiri l’attenzione sin dall’inizio, in modo da conferire ai giochi un aspetto di maggiore utilità (fig. 1 e 2).

(Fig.2) Bacchetta magica

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